“Con l’avvicinarsi della bella stagione i viareggini, famiglie con bambini, cittadini/e svantaggiati/e e turisti di ogni tipo, in particolari i giovani, arrivano nella nostra città alla ricerca di spiagge fruibili gratuitamente e a costi ridotti e non soggette ad eccessivi divieti.” Lo dichiara Repubblica Viareggina.

“Crediamo che il mare e gli arenili siano un bene comune, a cui tutti hanno diritto, per questo pensiamo che sulle spiagge debba essere garantita la sorveglianza, la sicurezza, la pulizia e la disponibilità di bagni e docce per tutti senza costi onerosi.

Questi bisogni sono però del tutto, insoddisfatti; infatti, l’offerta che la città mostra è costituita sostanzialmente in una serie ininterrotta di stabilimenti balneari a partire dalla Fossa dell’Abate fino a Torre del Lago di bagni in concessione, a prezzi onerosi e con una gestione privatistica di beni appartenenti alla collettività, con tutto quello che ne comporta: lavoro nero e sfruttamento di bagnini e dipendenti.

Unica alternativa gratuita resta, in assenza però di ogni garanzia, lo spazio all’interno del parco naturale, fra l’altro la mancanza di spiagge pubbliche finisce per sottoporre lo stesso parco ad un grave e indebito sovraccarico umano, ma in assenza di ogni servizio: dove non basta un avviso di spiaggia non sorvegliata per sollevare l’amministrazione da ogni responsabilità. Un cartello non vale certo una vita umana e sulla sicurezza non si deroga.

Da anni con la scusa del debito nazionale e del dissesto cittadino sono stati attuati tagli ai servizi pubblici e privatizzazioni o svendite a partire dai beni comuni; Repubblica Viareggina chiede che il problema venga affrontato come hanno fatto in altri comuni creando in città spiagge libere ed attrezzate, accessibili a tutti, in cui sia garantita una sorveglianza qualificata, aree che possano essere individuate in P.zza Mazzini e nella zona del Principino, lasciata ormai da due anni nel pieno degrado.

Repubblica Viareggina ritiene che proprio dalle spiagge di Viareggio si possa avviare un percorso anche graduale di ripubblicizzazione, riportando sotto la completa responsabilità pubblica dell’amministrazione il soddisfacimento di bisogni essenziali, pertanto non ci schieriamo né con la Bolkestein né con i bottegai della spiaggia ma per servizi accessibili a tutti”

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